La Chiesa Parrocchiale

Struttura

La facciata, così come la vediamo oggi è effetto del restauro degli anni sessanta. Si pensò ad una soluzione che durasse nel tempo e aspetto estetico accettabile. Il portale d’ingresso è in pietra di Sarnico scolpita con dei piccoli fregi che assomigliano a quelli che possiamo trovare nel finestrone quadrato sul quale domina il monogramma di S. Bernardino da Siena IHS (Iesus Hominum Salvator – Gesù Salvatore degli uomini. Le due statue nelle nicchie in alto sono si San Luigi Gonzaga e Santa Teresa d'Avila. Per quel che riguarda San Luigi, ricordi dei nostri nonni dicono che un tempo a Luglio si commemorava questo Santo per un periodo di cinque giorni (comunque non era una "festa comandata") Mentre S.Teresa era la protettrice degli uomini partiti per il fronte.
La pianta della Chiesa era inizialmente a croce latina, con le due braccia laterali più corte rispetto al modello canonico. Verso la fine del 1800 la Chiesa subisce un’ulteriore modifica. Sotto la cura del parroco don Giovanni Suardi infatti viene aggiunta un’altra navata e la facciata.

Interni

Entrati in Chiesa si può osservare nella parte destra la cappella del Battistero, dove si può ammirare un quadro raffigurante il Battesimo di Gesù nel Giordano. La parte superiore del Battistero è di legno scolpito, un magnifico complesso esagonale di scuola fantoniana.
Ancora del Fantoni sono, sull'altare, la sede dei concelebranti e del coro, recentemente restaurati su iniziativa del Parroco Don Franco Defendi. A metà Chiesa troviamo due magnifici confessionali in legno pregiato e intarsiato.
Gli altari laterali sono arricchiti con tele di fine 1500: San Francesco che riceve le stigmate alla Verna (opera restaurata nel 2019, del pittore Palma il Giovane) e la Madonna del Rosario (Ruggero Milanese). Sullo sfondo dell'abside spicca una tela dedicata al patrono, San Rocco Confessore, invocato contro la peste, opera del Carpinoni di Clusone. Gli altari e le balaustre sono un vero mosaico di marmi rari e policromi.
Non possiamo purtroppo vedere gli ori e gli argenti antichi, donati dalla nostra generosa popolazione, in quanto la Chiesa fu vittima di razzie e saccheggi operati dalle truppe Napoleoniche durante la seconda campagna d'Italia.

Campanile

Lo snello e robusto campanile, tutto in pietra battuta e della migliore, resistente ai geli e alle intemperie, sormontato da una cella campanaria ad archi a tutto sesto con cornicioni lavorati in pietra di Sarnico, fu costruito nel 1850 ed è stato recentemente restaurato da mano maestra su commissione dell'attuale parroco.
Il concerto campanario, fatto di grossi bronzi dal suono argentino ebbe la sua manomissione con la perdita della campana più grossa, ceduta allo stato in seguito agli eventi bellici. Prima del 1850 sorgeva un campanile molto più modesto, sul lato opposto dell'attuale.
Ora la torre campanaria si adorna e si abbellisce della statua in bronzo di S. Rocco, montata su perno girevole a segnare la direzione di venti.
E' dotata di orologio con quadrante visibile battente le ore e le mezze a servizio della popolazione, cosa che era molto utile in passato quando era un lusso di pochi possedere l'orologio. La campana maggiore serviva non solo a scopo di culto, ma anche per uso civile, per radunare il consiglio comunale che si teneva alla domenica.

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Gallery Parrocchiale

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